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CONSOLIDAMENTO PASSIVITA' A BREVE PMI
La Regione Abruzzo ha stabilito la chiusura dei termini per la presentazione delle domande relative al Programma Regionale per il Consolidamento delle Passività a Breve

La Regione Abruzzo ha stabilito la chiusura dei termini per la presentazione delle domande relative al Programma Regionale per il Consolidamento delle Passività a Breve.
A partire dal 30 ottobre 2011, dunque, le Pmi regioni non potranno più richiedere gli incentivi previsti dalla Legge 598/94.
Le domande potranno perciò essere presentate fino al prossimo 29 ottobre, esclusivamente mediante l'apposita piattaforma web, da parte delle banche convenzionate con MCC ed aderenti all'Accordo Quadro stipulato tra lo stesso MCC, la Regione Abruzzo e la locale commissione ABI .
In caso di esaurimento delle disponibilità prima del 29 ottobre 2011, lo sportello verrà chiuso anticipatamente e ne verrà data tempestiva comunicazione.

Il Programma regionale di consolidamento delle passività a breve  è la misura adottata dalla Regione Abruzzo in accordo con Unicredit Mediocredito Centrale e con l'Associazione Bancaria Italiana per consentire alle imprese di consolidare i propri debiti a breve nei confronti degli Istituti di credito.
In base a questo provvedimento tutti i debiti bancari a breve delle Piccole e Medie imprese abruzzesi, con scadenza entro i 12 mesi (ad esempio anticipi su fatture, scoperti di conto corrente), potranno essere consolidati in un finanziamento a cinque anni, il cui importo non potrà superare i 250mila euro.
Il contributo spettante alle imprese è pari al 100% del tasso di riferimento indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico.

Il Programma regionale di Consolidamento a medio termine delle passività a breve, le cui disposizioni operative sono state pubblicate sul BURA n.55 Ordinario del 28/10/2009, rientra nel “ Pacchetto anticrisi” varato dalla Giunta regionale nel luglio 2009 ed è specificatamente dedicato alle PMI aventi sede legale e almeno un'unità produttiva nel territorio abruzzese, ad esclusione di quelle che operano nei settori agricoltura, pesca, acquacoltura e industria carboniera

 


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